Come garantire che il tappeto duri nel tempo?
Per garantire una lunga durata nel tempo al tappeto di casa è essenziale conoscere le modalità con cui prendersene cura correttamente.
In generale, esiste una regola d’oro che non va mai dimenticata e che, probabilmente, va un po’ in senso contrario rispetto al credere comune: i tappeti non vanno mai sbattuti con le mani! Potrà sembrare incredibile, eppure questa semplice azione è in grado di danneggiare irreparabilmente anche il tappeto più robusto e, dunque, accorciarne significativamente la durata nel tempo.
Per garantire che il tappeto duri nel tempo è dunque importante effettuare periodici, costanti e soprattutto corretti interventi di semplice manutenzione, sia a casa che con l’aiuto di professionisti, se necessario.
Prima di tutto, l’alternativa allo sbattere il tappeto con le mani è rappresentata semplicemente dall’utilizzo di un aspirapolvere di buona qualità o del classico battitappeto/battipanni. Per battere il tappeto nel modo giusto, dovrete semplicemente appoggiarlo al rovescio su una superficie rialzata, come i classici fili per stendere (se il peso del tappeto lo permette, naturalmente). È una regola che potete applicare in massima sicurezza a prescindere dal valore del tappeto.
La durata della vita media di un tappeto può poi essere allungata tramite l’utilizzo di una buona rete sottotappeto. Questa ha essenzialmente tre funzioni:
- Evita lo scivolamento di persone e animali
- Evita lo spostamento o il piegamento del tappeto
- Protegge l’eventuale parquet da uno sfregamento costante che potrebbe rovinarne la superficie
Manutenzione ordinaria e straordinaria del tappeto
Le operazioni da svolgere per garantire una lunga durata al tappeto di casa si dividono in ordinarie e straordinarie.
Le operazioni di manutenzione ordinaria del tappeto prevedono, in buona sostanza, la sua pulizia regolare. Questa può avvenire con l’ausilio di un aspirapolvere, che si occuperà di rimuovere le particelle depositate in superficie, e del sopracitato battitappeto. Se il vostro aspirapolvere include le spazzole, ricordate di regolarle in base all’altezza della superficie del tappeto. Prestate poi particolare attenzione ai bordi e siate delicati nel pulirli, perché rappresentano una delle zone più critiche del prodotto.
Un dettaglio: l’aspirazione dovrà naturalmente avvenire a tappeto asciutto e privo di macchie “fresche”.
Per quanto riguarda invece la manutenzione straordinaria del tappeto, essa potrà avvenire principalmente in tre modalità – ferma restando l’importanza di controllare sempre il libretto del vostro tappeto per recepire le indicazioni del produttore:
- Pulizia a secco: avviene di norma con detergenti in polvere che si rivelano funzionali per qualunque tappeto. Si effettua spargendo la polvere nella zona interessata e spazzolando per farla penetrare in profondità. Il tappeto così sanificato andrà poi passato con l’aspirapolvere.
- Pulizia ad acqua: non si effettua, di solito, su tappeti in cocco, fibre naturali o sisal e avviene con specifiche apparecchiature “a estrazione”. La pulizia ad acqua è più rapida e profonda di quella a secco, ma deve essere effettuata tassativamente con detergenti idonei. Un altro fattore importante per mantenere il tappeto in buone condizioni è relativo alla sua asciugatura, che deve avvenire all’ombra, e mai in pieno sole.
- Pulizia in lavatrice: va da sé che questa modalità di intervento potrà avvenire solamente su specifiche tipologie di tappeto, sia in termini di materiali che di dimensioni. Ecco dunque un’occasione perfetta per controllare cosa riporta il libretto di manutenzione del prodotto! In linea generale, il nostro consiglio è di lavare il tappeto a basse temperature (30 gradi) con un detersivo non aggressivo, e di farlo poi asciugare all’ombra con la superficie di calpestamento rivolta verso l’alto.